Dopo le due finali consecutive ed il trionfo dello scorso anno, è chiaro che anche ai nastri di partenza di questa stagione, i fari fossero puntati tutti sul Begato FC, la squadra che ha lo scudetto cucito sul petto. La sfida con il Marsiglia si rinnova, come lo scorso anno, nel girone. Il Begato sembra soffrire una sindrome da appagamento in avvio di stagione, incassando ben due sconfitte alla seconda e terza di campionato, che lo costringono subito ad inseguire. Nelle giornate successive la ripresa si vede, il Begato risale la classifica portandosi saldamente nel gruppo di testa, chiudendo così il girone di andata al terzo posto. Il girone di ritorno inizia con una partita tutta da censurare. La rissa nata durante l’incontro con la Little Reggina è uno di quegli episodi che mai vorremmo vedere sui nostri campi. La sconfitta a tavolino di entrambe non pregiudica la classifica, che il Begato riesce a far rimanere buona, sempre comunque a distanza dal duo di testa Marsiglia-Werder Zena che le staranno davanti fino al termine. Chiudono terzi, finendo nel girone di Promozione contro Senza Parole e Sampierdarena NCLM. La prima gara contro il Senza Parole regala subito grandissime emozioni. Sotto 3-1 a dieci minuti dal termine il Begato riacciuffa il pari nel giro di cinque minuti, passando addirittura in vantaggio all’ultimo minuto. Nel recupero succede di tutto. Prima il Senza Parole pareggia, ma nemmeno il tempo di festeggiare che il Begato torna di nuovo in vantaggio, ad una manciata di secondi dal fischio finale. Nel secondo incontro pareggiano contro il Sampierdarena, un 5-5 che la qualifica agli ottavi come migliore seconda. La gara contro il Werder Zena è una classica. Le squadre si conoscono bene, il Begato passa per ben 3 volte in vantaggio, il Werder è bravo a recuperare. Al 16’ della ripresa, a passare in vantaggio è però il Werder Zena. Gli animi si surriscaldano, il Begato chiuderà in 5 la gara, dicendo addio al sogno di disputare la terza finale di fila. La stagione è stata buona, non ottima come al solito. Il troppo nervosismo ha condizionato la squadra in più di un momento decisivo della stagione. Consideriamolo un anno di transizione, appuntamento al prossimo anno.