26 NOVEMBRE 2012

Ne hanno parlato un po’ tutti e un po’ tutti sono rimasti sorpresi dalla risposta della gente. Il primo grande Flash Mob di Genova ha letteralmente sfondato, registrando più di 7.000 presenze sabato pomeriggio in Piazza De Ferrari – c’è chi dice addirittura 10.000... – e lasciando a bocca aperta la gran parte dei curiosi, che non si capacitavano di una così incredibile mobilitazione di massa.

REAZIONI A CALDO

“Ma che succede?”, “Ma cos’è tutta sta gente?”, “Che ci fanno qua?”, alcuni dei commenti. Uniti agli immancabili mugugni, che non solo a Genova – ma a Genova in modo particolare – fanno parte del gioco, quando si propone qualche cosa di nuovo. In questo caso, di mai visto prima. Insomma, una ventata di aria fresca, per una città nota specialmente per il suo lato, diciamo, riservato.

DUBBI E CONFERME

Dubbi prima della giornata di sabato ce n’erano parecchi tra gli organizzatori, che non sapevano bene cosa si sarebbero ritrovati tra le mani. Un po’ la concomitanza con la manifestazione pro Palestina, un po’ la concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un po’ l’esordio assoluto in una manifestazione di così grande portata. Insomma, i ragazzi del Club Staff Party, capitanati da Jack Martina, si sono buttati. E hanno voluto mettersi in gioco. Ottenendo un risultato esaltante.

SPIRITO... LIBERO

Non solo nei numeri, evidenti a chiunque guardi le immagini di sabato pomeriggio. Specialmente nello spirito, perchè non è volata una mosca, non si è avuto mezzo problema di ordine pubblico, nè episodi di violenza/disordine. Con un deflusso autonomo e regolare, al termine della mezzora di ballo dedicata al Gangnam Style.

LE CRITICHE

Alcuni – nei commenti del post giornata - hanno messo sul piatto la frivolezza alla base dell’evento. “Sì, bravi. Ma a che serve?”. Oppure: “Andate a lavorare”. O ancora: “C’è la guerra e questi ballano”. Legittimo. Non è che queste critiche siano giuste o non giuste, è che spesso risulta più semplice sparare sul bersaglio grosso, che proporre un'alternativa. Il Flash Mob di sabato non è stato organizzato per fini lucrativi, non c’era il nome di nessun’azienda in evidenza.

UNA RISPOSTA COI FATTI

E’ stato pensato e voluto dai giovanissimi, che hanno dimostrato con i fatti quanto non siano corrispondenti alla realtà molte delle dichiarazioni che i politici in sella non di rado rilasciano. Bamboccioni, poco choosy, pecore, eterni figli. Boh, è probabile che per qualcuno non sia così falso, ma i ragazzi del Flash Mob sabato hanno dimostrato che – dal nulla – e praticamente con nulla, si può creare qualcosa di grande. Ricordando anche un fattore importante: molti di coloro che hanno partecipato al Flash Mob, hanno partecipato già a parecchie manifestazioni studentesche, anche abbastanza recenti. Che il movimento di piazza tra i giovani di oggi ha un peso e che potrebbe anche non essere un fattore così negativo, visti i parecchi problemi del nostro paese.

ABITUARSI ALLA COMUNICAZIONE MODERNA

E’ importante anche sottolineare un altro aspetto. Non è semplice per chi non c’è abituato, capire che i nuovi strumenti di comunicazione hanno un potere fattivo. Un potere pratico e del tutto tangibile. Flash Mob 2012 è stato organizzato praticamente solo su Facebook. Aics Genova ha fornito appoggio mediatico ed organizzativo, ma non sarebbe bastato.

SEGNALE

Ha fatto la differenza il grande sentimento di aggregazione dei giovani, che pian piano si sono tirati dietro tutta la città. Se non è un segnale questo...