Direttamente (di persona) o tramite le numerose email che ci sono giunte, in tanti ci hanno manifestato ben più di semplice solidarietà per gli ingiusti messaggi pubblicati ultimamente sulla bacheca.
Lavorare tanto, cercare di offrire il meglio e ricevere accuse false delude, tanto quanto rincuora ricevere apprezzamenti e riconoscimenti. Il tutto ci ha fatto comunque riflettere, a lungo.
Abbiamo riflettuto sullo spirito che ci ha spinto alla creazione di quello spazio, uno spazio libero, democraticamente disponibile per tutti, con la speranza che divenisse utile ad un maggior incontro e scambio fra le squadre, i nostri tesserati. Con la speranza che ne potessero scaturire idee, proposte, suggerimenti. Con una sola raccomandazione: l’educazione.
Che conclusioni trarre dopo, quasi, una stagione? Ahinoi, non positive.
Chi l’ha provata ad utilizzare nel giusto modo, ad esempio cercando un posto in una squadra, è rimasto a bocca asciutta.
La critica costruttiva, ad esempio per i campi di gioco, è ben presto montata e straripata, come ha commentato un tesserato (vedi: A tutto campo: archivio: Campi e dintorni: Vizi... colpe... e fregnacce).
Anche la polemica ci poteva stare, ci mancherebbe, ma solo se proposta con equilibrio ed educazione. Così non è stato, ed è inutile tornare su certi argomenti, non tanto perchè esposti in modo offensivo, infamante o quantomeno prevenuto ma soprattutto perchè restano difficilmente comprensibili a tutti coloro che non conoscono i termini della questione.
Non rifuggiamo la critica o la polemica, l’abbiamo dimostrando dando risposte concrete e sincere non solo a parole ma anche nei fatti (vedi campi). Forse non siamo dei buoni Cristiani, e dopo uno schiaffo non offriamo l’altra guancia, o forse li siamo sin troppo, e dopo uno schiaffo abbiamo offerto la seconda e poi la terza, e la quarta... guancia... ma ora basta, la pelle brucia, ingiustamente e, soprattutto, inutilmente.
Ci abbiamo provato, sapevamo che una minoranza urlatrice, come sempre accade, poteva prevaricare la famosa maggioranza silenziosa (o che, comunque, non gradisce esporsi). Quindi lo spazio resterà. Resterà con i dovuti controlli. Resterà con lo stesso spirito con cui organizziamo i nostri campionati. Noi non pretendiamo di far contenti tutti, di andar d’accordo con tutti. I nostri sono campionati di un certo tipo, dove le nostre “pretese” organizzative e disciplinari (!!!) a volte mandano in tilt certe squadre. Pazienza, la porta è aperta per entrare e anche per uscire. Noi offriamo un mare di acqua pulita e limpida dove nuotare. Se qualche squadra preferisce invece sguazzare in acque torbide vi sono altre organizzazioni, è ben noto, pronte a strizzare l’occhio per accoglierle, pronte anche a chiuderlo quell’occhio, perchè questo è quello che certe squadre vogliono. Questo da noi non accade, la stragrande maggioranza (per quanto silenziosa) delle nostre squadre non lo vuole. Di queste squadre, il nostro sito, la nostra sede, noi, siamo al servizio.