Va all’Aurora la quattordicesima edizione del Trofeo Campioni, al termine della inedita finale contro il Real Bonarda, conclusasi sul 2-0 per i bianchi, grazie a due reti del capitano Di Molfetta. PROVE DI DOMINIO L’Aurora prova dunque ad instaurare un dominio, dopo il successo dell’anno scorso, che porta a due le Champions Aics nella bacheca di Alessio Manzoni e soci. Si chiama storia, leggendo l’albo d’oro. Soltanto due mostri sacri della Coppa Quartieri – Marsiglia e Resto del Mondo – hanno vinto due volte il Campioni, titoli intervallati dai due consecutivi dei Tre Ponti, che oggi non partecipano più ai campionati Aics. DOPPIA FINALE NAZIONALE Resta però ancora saldo il primato del Viale Gambaro, nobile decaduta, ma detentrice del record assoluto fino ad oggi: tre Trofei - di fila - per Pellini. L’Aurora andrà dunque alle finali nazionali anche l’anno prossimo, non solo quest’estate, quando Di Molfetta e compagni proveranno un’impresa mai riuscita a nessuno in 14 anni: conquistare lo Scudetto a 7. IL MATCH La gara di ieri pomeriggio è stata maschia, ma corretta, tra due avversarie che sul campo hanno dimostrato di equivalersi. La differenza l’ha fatta la concretezza sottoporta dell’Aurora, sicuramente più cinica davanti. Pesa, e non poco, un puntero come Doga sul fronte offensivo. Il numero 9 ha fatto vedere qualche tocco di ben altra categoria, dimostrandosi presenza solida, che fa rifiatare la squadra. E' servita una grande prestazione della difesa bonardese, in particolare di Ficeli: il numero 13 le ha date e le ha prese, nel contesto di una battaglia sportiva molto accesa con gli attaccanti avversari. D'ALESSANDRA, CHE OCCASIONE! Sua anche la discesa nel finale, quando il Real ha avuto l’occasione più ghiotta di tutto l’incontro. Incredibile però l’errore del da poco entrato D’Alessandra, che si è divorato l’1-1 da due metri, forse meno, con la porta spalancata dopo la ribattuta del portiere Aversano. MARCACCINI C'E' Primo tempo di lotta, con due opportunità per l’Aurora e una per il Real. Di Molfetta non sfrutta l’ottima triangolazione con Doga e spreca da distanza favorevole (16’). Un minuto dopo, ancora Di Molfetta tenta un pallonetto su Marcaccini, attentissimo. All’8’, era stato Mascia a dar pensieri ad Aversano, con un gran tiro di poco alto. Verso fine parziale, infortunio per Musicco, che fa posto a Nicora, tra i migliori alla fine. Nella ripresa, è ancora l’Aurora a farsi vedere, ma ancora Marcaccini è decisivo prima su Di Molfetta e poi su Pastore, nel giro di pochi secondi (siamo al 10’). IL GOL-PARTITA Al 12’, su una punizione contestata dal Real, arriva il vantaggio dei bianchi. Missile preciso e potente di Di Molfetta, Marcaccini non può nulla: 1-0. Finale sbloccata su piazzato, come era lecito attendersi, visto l’equilibrio in campo. Il Real incassa, ma non molla. Stanchi, i blu provano ugualmente a raddrizzare il match, costruendo proprio all’ultimo minuto l’occasione più pericolosa, quella descritta prima e fallita clamorosamente da D’Alessandra. CALCIO SPIETATO Il calcio in questo è spietato. Ripartenza e 2-0, con un tap-in comodo di Di Molfetta, servito da Doga. 2-0 e Trofeo Campioni in mano all’Aurora.
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