Un campionato equilibrato e di elevato tasso tecnico come non mai ha portato le due formazioni a Marassi con grande merito. Caldo insopportbile, tensione palpabile nei primi minuti: il match winner dello scorso anno, Orlando, parte dalla panchina, mentre l'Olimpic si presenta al gran completo.

L'Athletico Sextum parte fortissimo, gli uomini in bianco sono subito pericolosi, con iniziative velleitarie ed un paio di punizioni pericolose di Cartosio.

Nonostante la pressione l'Olimpic riesce ad affacciarsi, e quando lo fa, fa male. Da uno svarione difensivo di Cappanera, ecco che l'Olimpic ne approfitta: Spagnuolo serve Alongi che in spaccata batte Morando al 6'.

Lo svantaggio non modifica più di tanto l'atteggiamento in campo, l'Athletico continua a spingere, l'Olimpic preferisce giocare di ripartenze. Un minuto dopo la rete subìta l'Athletico Sextum perde Cartosio per infortunio, al suo posto Beri, che impegna subito Corino.

L'Athletico spinge, ma la tattica di gara per l'Olimpic paga, perchè ancora Alongi in splendida semi-rovesciata raddoppia ancora su un capovolgimento di fronte. Cambio ancora per il Sextum, entra Suetta, e con il suo ingresso le occasioni fioccano: due volte palla a lato di un soffio a portiere battuto. L'ingresso di Suetta dà la svolta: è proprio lui al terzo tentativo a riaprire la gara, cun una splendida girata che fa secco Corino. Il gol regala nuove forze ai campioni uscenti, che aumentano ancora la pressione, sfiorando il pari più volte.

La gara non si sblocca più fino all'intervallo, le formazioni chiudono il primo tempo sul 2-1.

Il secondo tempo inizia nel segno dell'Athletico Sextum, che va vicinissima al pari con Orlando. E' il preludio al gol del 2-2, che arriva in seguito ad un'azione manovrata che porta Fortuna al tiro a due passi da Corino, che questa volta non può farci nulla.

L'Olimpic reagisce subito, con una punizione di Gambino di poco a lato, ma a far gridare al gol è ancora Orlando, che sciupa da due passi.

Il nuovo vantaggio Olimpic arriva su calcio di punizione dopo un atterramento al limite di Ciccolone. Batte Alongi, che con un siluro porta di nuovo i suoi in vantaggio, realizzando così la sua tripletta personale. Nemmeno il tempo di godersi il vantaggio che è di nuovo parteggio. Lo firma Orlando di testa da due passi da Corino, dopo un batti e ribatti in area Olimpic.

Ma oggi è decisamente il giorno di Beppe Alongi, capace di trasformare in gol una nuova punizione, questa volta addirittura dai 20 metri. La punizione è violentissima, la barriera non protegge Morando, che non può fare nulla. La rete del 4-3 stordisce l'Athetico, che ora, forse sfiancato dal caldo, lascia enormi spazi. L'Olimpic ringrazia e proprio un contropiede orchestrato da Ciccolone trasforma la discesa in un occasione per Alongi, che si trova la palla tra i piedi al limite dell'area: è il suo 5° gol giornaliero ed il 5-3 parziale.

Fortuna sciupa un'occasione che poteva riaprire i conti, l'Olimpic negli ultimi minuti abbassa il ritmo, anche perchè l'Athletico non ne ha più. Nonostante i tentativi di Franzese e Suetta la gara arriva al minuto finale, quando l'Athletico conquista un calcio di rigore, che così riapre, anche se per pochi istanti, la gara.

Finisce così, con il trionfo dell'Olimpic che festeggia sul prato di Marassi la vittoria più bella. Una vittoria che in questa gara ha avuto un nome ed un cognome, Giuseppe Alongi, ma che nel corso della stagione ha avuto tanti protagonisti, un grande gruppo che è riuscito a coronare un sogno.