Raccogliamo ancora una volta lo spunto dell'Hammarby, e la nuova puntata della loro incredibile storia. La squadra, militante nel campionato Zonale Aics, era balzata agli onori della cronaca un paio di stagioni fa grazie al suo nome, che aveva subito destato attenzione in Svezia, patria dell'omonimo Hammarby IF, squadra militante nella seconda serie svedese, la Superettan. Da quando i “nostri eroi” sono stati “scoperti” dai Bajen, i tifosi dell'Hammarby, non solo la loro pagina Facebook ha avuto un impennata di gradimenti, ma la squadra “italiana” è riuscita a ritagliarsi spazi di notorietà nei giornali locali svedesi. L'anno scorso di questi tempi eravamo qui a raccontarvi dell'incredibile viaggio che l'Hammarby genovese ha fatto in terra di Svezia, quest'anno lasciamo che siano le parole di un loro dirigente a raccontare l'ennesima puntata di questa splendida storia di amicizia che lega un gruppetto di ragazzi italiani ad un'importante società svedese. “Questa è l'incredibile storia di una squadra formata da un gruppo di amici una sera come tante con l'unico obbiettivo di stare uniti e divertirsi e finita a calcare l'erba di un prestigioso stadio,in una capitale europea davanti a migliaia di persone festanti. Questa è la storia dell'Hammarby IF Genova. Già in passato ho utilizzato questo spazio per raccontare le nostre gesta, non per autocelebrazione ma per far capire a tutti cosa si possa realizzare con passione, dedizione ed un pizzico di fortuna. E così eccomi qua, con gli ultimi sviluppi della nostra folle esperienza. Ci eravamo lasciati nell'Ottobre scorso, quando con l'intera rosa (che si accinge per la quinta stagione a giocare il campionato Zonale) partimmo alla volta di Stoccolma su preciso invito della Società biancoverde. In quell'occasione conoscemmo diversi esponenti della Dirigenza e cominciammo a discutere di progetti da poter intraprendere assieme. Attorno alla metà del Luglio 2012, Io, un mio compagno (Nicolandrea Menichini) e il fotografo ufficiale della squadra (Alessio Barabino) siamo partiti in gran segreto alla volta di Stoccolma per concludere un operazione che credo non abbia precedenti nel calcio amatoriale Genovese e forse non solo. Infatti, nella sala stampa del Söderstadion prima di una gara di campionato, davanti ad una decina di giornalisti il Direttore Generale dell'Hammarby assieme ad un esponente della Tifoseria Organizzata ci hanno consegnato le divise ufficiali personalizzate sancendo di fatto l'affiliazione dell'Hammarby IF Genova alla casa madre Svedese. Vi lascio immaginare le facce dei miei compagni di squadra (che erano totalmente all'oscuro) quando, entrando nello spogliatoio prima di una partita amichevole hanno trovato le maglie con i loro nomi piegate a mo di spogliatoio di Serie A. E quale modo migliore di inaugurare queste splendide divise se non proprio al Söderstadion? E fu così che il 14 Settembre 2012, l'intera rosa dell'Hammarby genovese salì sul volo Bergamo-Stoccolma con tifosi/fidanzate/familiari al seguito per partecipare alla Bajen Fans Cup. Un torneo internazionale dedicato a tutte le squadre composte da tifosi dell'Hammarby. E' ancora fortissima l'emozione mentre vi scrivo, uscire dal tunnel degli spogliatoi, posare i piedi sull'erba e trovarsi davanti una curva gremita da migliaia di tifosi, che con striscioni, fumogeni e tamburi si fanno sentire, la sensazione di sentirsi giocatori "veri". La partita che potrebbe qualificarci ai Quarti di Finale è tosta, gli avversari sono dei veri e propri vichinghi che fisicamente ci surclassano e vanno in vantaggio per 1-0. Non molliamo, attacchiamo a spron battuto e colpiamo una traversa, il pubblico si lascia andare ad un "Uhhh" che fa tremare lo stadio. Ci incitano con tutta la voce che hanno in corpo, il coro "Forza Genova" cantato da due forse tremila persone è assordante carica e fa tremare le gambe allo stesso tempo. La rimonta non riesce, purtroppo usciamo dai giochi prima del previsto, il pubblico si alza in piedi e ci regala una standing ovation commovente, con la pelle d'oca e gli occhi lucidi prediamo una rincorsa e ci lanciamo sotto la curva per ringraziare chi ci ha sostenuto. Mi scuso se mi sono dilungato e per i sicuri errori grammaticali ma non è facile scrivere mentre sullo schermo del mio computer scorrono foto e filmati di quest'ennesima esperienza incredibile. Sperando di potervene raccontare presto altre, vi saluto.” Daniele Mureddu Attendiamo la prossima puntata, complimenti ai ragazzi dell'Hammarby IF Genua!
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