Archiviato l'anno del 50° anniversario AICS, celebrato con la cerimonia conclusiva nel Salone d'Onore del CONI, è tempo di gettarsi di nuovo nelle questioni di casa nostra, con il Congresso Provinciale, evento che precede di qualche mese il Congresso Nazionale. CONGRESSO IN SEDE Già inviata a tutti i nostri Circoli affiliati la convocazione per il Congresso, che avrà luogo giovedì 14 febbraio alle 19.30, nei locali della sede di Via Galata 33/6. San Valentino atipico, dunque, nel quale l'ordine del giorno sarà la relazione del Presidente Provinciale sulla conduzione finanziaria dell’ultimo biennio e l'elezione degli organi statutari. Titoli di coda per un periodo tanto importante quanto intenso, nel quale l'obiettivo (centrato) è stato quello della crescita sotto tutti gli aspetti possibili, due anni che possono essere tranquillamente considerati come una linea guida da seguire nel futuro. Tanto lavoro, il più delle volte “invisibile”, in un terreno ricchissimo ma allo stesso tempo arido, dove tra la semina ed il raccolto spesso non passa soltanto una stagione. GLI ULTIMI DUE ANNI Gli ultimi due anni in Aics? Beh, come raccontarli. Non è semplice, anche perchè di carne al fuoco ne è stata messa parecchia, con idee nuove e specialmente esperimenti, passi, su terreni in cui il nostro Comitato mai o quasi mai è davvero andato in esplorazione. COSA E' AICS GENOVA Un pizzico di storia – ma giusto poca – per capire da dove si viene. Qui a Genova, Aics prende vita nel 1967, costola ricreativa dell’allora Partito Socialista Italiano. Erano certamente altri tempi, scontato dirlo: allora l’attività era svolta in maniera più diretta sul territorio e più diretta verso i partecipanti, vista come formula aggregativa vincente. Anche considerate le poche altre alternative esistenti all’epoca, vale a dire televisione e successivi... Uno dei campi più battuti da Aics, al tempo, era l’atletica, con il Trofeo Bissolati in primis e vari meeting che abbracciavano gli spazi cittadini, portando le persone sulla strada, ravvivando dunque attivamente la città. GINO DELLACASA, PRESIDENTE REGIONALE: "AICS VICINA ALLE ESIGENZE DELLA SOCIETA' MODERNA" Figura di riferimento di allora e di oggi è Gino Dellacasa, storico presidente Aics ligure, tra i fondatori di Aics nazionale. Dellacasa è sempre stato un grande appassionato di alpinismo, settore nel quale Aics infatti ha operato parecchio sotto la guida del nostro presidente regionale. Sempre lui, ricorda alcuni passi fondamentali: “Il 1973 per me è stato l’anno della svolta – dice – al Congresso di Como, quando Aics è passata da Associazione Italiana Circoli Sportivi ad Associazione Italiana Cultura Sport, abbracciando così, da statuto, tutta una serie di realtà molto più ampie rispetto agli intenti di partenza. Credo che l’attuale crisi partitica in Italia non possa far altro se non favorire lo sviluppo di associazioni come Aics, che sono molto vicine ai valori della società moderna ed alle esigenze dei cittadini”. Abbiamo riportato le parole di Dellacasa perchè questa è la strada che Aics Genova ha scelto di intraprendere per il futuro. DAL 1982 AD OGGI: IL SETTORE CALCIO La nostra storia però non può prescindere da quella che fu la vera e propria svolta di questo Comitato, vale a dire l’apertura del Settore Calcio, nel 1982. Toccò a Claudio Giansoldati tracciare un sentiero che fino ad allora non era stato mai seriamente preso in considerazione: il calcio. Sembra assurdo, ma in molti altri comitati nazionali accade l’identica cosa che succedeva qui nel 1982: 10 squadre iscritte – forse... – ai campionati, nessuna appartenenza, pochissimo futuro. Giansoldati tra gli anni ’80 e soprattutto ’90 è invece riuscito in quello che oggi si può definire un piccolo miracolo sportivo. Il Settore Calcio genovese conta attualmente circa 250 formazioni iscritte, numeri in Italia inavvicinabili per tutti. GENOVA REGINA IN ITALIA Anche per le grandi città come Roma, Milano e Torino, che mai sono riuscite in un’aggregazione così forte e prolungata nel tempo. Questi sono i fatti, dai quali partono le considerazioni. Due anni fa circa, la presidenza genovese ha deciso – dopo essere riuscita nel progetto calcio – di intraprendere nuove avventure. Quali? Un po’ è top secret, un po’ è semplice da dire: ci dedicheremo maggiormente agli aspetti extracalcio della nostra realtà, che sono sempre esistiti, che però non hanno mai avuto la risonanza della Coppa Quartieri. Qualche numero, per far capire che il movimento c’è. IL COMITATO E L'EXTRA-CALCIO L’anno scorso, i circoli affiliati ad Aics Genova – non calcistici – sono stati più di 60, con una quota tesserati complessiva di circa 5.000 unità. Un’ottima iniezione di fiducia per noi, in ottica futura. Basti pensare che nel 2010/11 i circoli erano 50, con una quota tesserati vicina alle 4.000 unità. E che quest’anno, a metà stagione, siamo già a 48 affiliazioni per 3.500 soci. UN VIAGGIO APPENA INIZIATO La volontà di Aics Genova è quella di incrementare lo sforzo sul territorio e in collaborazione con istituzioni, plessi scolastici, realtà associative, singoli cittadini, creare nuovi poli culturali e sportivi, per raccogliere domanda ed offerta, negli ultimi anni entrambe modificatesi. Se fino a 20 anni fa il mondo associativo-sportivo-culturale nella nostra città aveva una valenza diciamo più diportistica, oggi ne assume una completamente diversa. Utilizzare la parola educazione è sempre cosa delicata, tuttavia siamo convinti che il futuro passi proprio per questo: educazione allo sport ed alla cultura, anche perchè i giovani di oggi ed in generale tutti gli utenti sono molto più informabili di un tempo. Sono soprattutto più informati, vale a dire hanno grande possibilità di informarsi sia singolarmente, che in gruppi. EDUCAZIONE ALLO SPORT ED ALLA CULTURA Che cosa significa? Che la richiesta aumenta, il livello si alza, è in via d’estinzione – e meno male – il maestro dietro una cattedra e la classe che lo segue. La società si sta piano piano trasformando in una sorta di spazio aperto, dove le autorità naturalmente continuano ad esistere – per prime quelle meno gradevoli... -, ma dove tutti hanno quantomeno l’opportunità di dire la loro. Che poi questo sia illusorio o no, se ne può discutere, ma resta il fatto: ancora più del passato, l’educazione è uno strumento di prima grandezza. L’educazione che Aics Genova intende divulgare passa prima dal fare, inteso come partecipazione ed esperienza diretta, in un contesto attivo e ben radicato sul territorio nel quale opera. Quale migliore opportunità di crescita, se non una crescita diretta? Vi aspettiamo! |