GIRONE A - Sorprese in vetta nel girone A, dove cambia nuovamente il padrone. Il quindicesimo turno incorona il Bolza Team, nuova capolista dopo la vittoria sullo Spartak Mola e la contemporanea sconfitta dei Tripepi, battuti 3-1 dallo Shark nel Match Clou di giornata. Fragore al Canova, dove il Rivarolo Ligure marca la quarta vittoria consecutiva – compresa la Coppa Liguria – e travolge un Gymnasia impreparato ad una sfida così tesa e probabilmente colpevole di aver preso sottogamba l’impegno. Rivarolo che ora diventa davvero temibile, dopo il recupero di alcuni elementi che hanno scontato lunghe squalifiche. Cominciamo dal Negrotto di Serra, campo che ospitava la sfida tra Bolza e Spartak. Gran battaglia qui, specialmente nel primo tempo: 4 gol ed equilibrio totale. E’ il Bolza però a dimostrarsi più volenteroso, passando in vantaggio due volte – entrambe con Porru – sempre raggiunto, tra l’altro immediatamente, dagli avversari. L’1-1 lo segna Salamone due minuti dopo lo svantaggio, il 2-2 è a firma Benvenuti, un minuto dopo il 2-1 locale. Nella ripresa, studio e bagarre, ma lo Spartak finisce per pagare l’assenza di cambi – il Mola si presenta al campo in 7 contati – e al 21’ capitola per mano di Trimarchi, dunque decisivo e dispensatore di primato per i compagni. La squadra di Faraci festeggia così l’aggancio ai Tripepi, mentre per lo Spartak sono tanti i rimpianti e sempre meno i punti che li separano dal nono posto, il primo fuori dai playoff (4). Già, perchè l’Albapria muove la classifica a sorpresa contro lo Uepez, infilatosi in un tunnel di risultati negativi da cui i gialloblù non riescono a schiodarsi. A San Desiderio, gli ospiti hanno rischiato fortemente di perdere il faccia a faccia con l’Alba, in vantaggio per 3-1 a fine primo tempo (doppietta di Roagna e Brusaschetto), nonostante il gol lampo di De Pinto. Nella ripresa, Barbera pesca subito il 3-2, ma Rubino ristabilisce le distanze poco dopo, portando il match sul 4-2. Tra il 10’ ed il 14’ sale in cattedra Fulvio Fossati, realizzando una doppietta che pareggia i conti e lascia presagire un finale favorevole allo Uepez. Niente da fare, perchè l’Albapria trova al 23’ il 5-4, ancora con Roagna, sentendosi a quel punto quasi in tasca i tre punti. Solo un’alzata d’orgoglio di Barbera impedirà alla squadra di Ciech di portarsi a casa il bottino pieno: il gol del numero 10, al primo di recupero, salva dunque lo Uepez, che tiene il quinto posto ma perde contatto con il vertice. Specialmente con gli Shark, adesso a +4 su Del Pianta e soci, in virtù del successo esterno sul campo dei Tripepi. Bellissima sfida al Rio San Michele, con un primo tempo botta e risposta – Zanforlin-Di Prisco nel giro di un minuto – terminato 1-1 ed una ripresa di grande spessore, degna di un Match Clou delle Divisioni Aics. Gli episodi decisivi arrivano nel finale, quando le squadre decidono di giocarsi il tutto per tutto. Il gol di Nappi al 19’ lancia gli squali, il gol di Zanforlin al 20’ li proietta verso una vittoria che va a rivelarsi fondamentale per il prosieguo del cammino. Brutto colpo per i Tripepi, che vantano il miglior attacco del girone, ma che domenica non sono riusciti a farlo rendere al meglio, incasando la quarta sconfitta stagionale. Gli Shark invece puntano il primato, ora solo a –3. Che sberla invece per il Gymnasia, sorpreso già nel primo tempo da un’autorete e dal gol di Ientile, dimezzati dal 2-1 di Grocchetti al 23’. Nella ripresa, è solo Rivarolo: gli ospiti trovano 4 reti in 12’ e vanno 6-1, animando la disfatta del Gymn. Super Ientile segna addirittura un poker, unito alle doppiette di Campisi e Cavallini. Non basta stavolta Grocchetti ai biancorossi, cui serve a poco anche l’ingresso di bomber Guastavino, pur in rete. C’era la possibilità di andar primo da solo, il Gymnasia non l’ha sfruttata.

 

GIRONE B - Otto risultati utili nelle ultime nove giornate per gli Stoners, che a questo punto non sono più una sorpresa, specialmente dopo aver battuto anche il Vecchio Serra, diretto concorrente per il quarto posto. Si giocava proprio al Negrotto la sfida più interessante di questa quindicesima giornata, sfida conclusa con un sonoro 1-5 in favore dei bianconeri. Mai in partita il Vecchio, che ha trovato il gol della bandiera soltanto a due minuti dalla fine con Civino, quando ormai il parziale recitava 5-0. Velonà e Lanzavecchia mandano la sfida al riposo sul 2-0, completato poi nei primi dieci minuti del secondo tempo da Lanzavecchia (doppietta), Guglielmini e Viganego. Si tratta di una brutta botta per il Serra, avvicinato ora pericolosamente dai New Reds Ponente e allontanato dagli Stoners, in questo momento a +4 sui gialloblù. Distanti anni luce invece le prime tre, che continuano a fare un campionato a parte. Il Real San Biagio punta ormai al record di punti, inanellando la quattordicesima vittoria su 15 partite disputate. Stavolta è toccato allo United cedere il passo alla capolista, che a San Desiderio ha vinto 8-3. Doppiette per i soliti Cambiaso e Carboni, mentre Gioja non basta ai padroni di casa. Identico score anche per il Boca Proposta, anche se Gli Stazzi hanno tentato di opporre resistenza ai secondi in classifica, almeno fino a metà primo tempo. Stazzi avanti con Loria dopo 10’; il Boca si riorganizza e ne fa 5 prima dell’intervallo. Nel secondo tempo, non c’è più gara e gli Stazzi riusciranno a trovare altre due reti solo negli ultimi cinque minuti (doppietta di Rino). Per il Boca, tris ad opera di Ronzitti, double per Tesfai e Capannelli, mentre Poggi si accontenta di un singolo. Tutto facile pure per la Poseico, anche più faclie in realtà, in casa di un Marina Club incappato nell’ennesima domenica no. La partita di San Desiderio si conclude 20’ prima del tempo, con i rossi che segnano il 9-0 al 6’. Il primo tempo si era chiuso sul 7-0, Pelle e Botti hanno solo anticipato la doccia. Poker proprio per Pelle, tripletta per Botti, con Laviosa e Angheben a chiudere il tabellino. Assai più interessante invece il confronto tra Lo Sbagliato ed i New Reds, che ha fatto registrare un 1-2 piuttosto insolito per quanto riguarda il calcio a 7. Sono i Reds ad aggiudicarsi il successo, grazie al gol decisivo di Rissitano al 16’ del secondo tempo. Nella prima frazione, vantaggio ospite con Lena, mentre Gragnani fa 1-1 a dieci dalla fine. Il secondo parziale è combattuto, ma se lo porta a casa la squadra di mister Lena, ora a 22 punti, appena due in meno rispetto al Vecchio Serra, quinto. Buona la prestazione dello Sbagliato, che di un punto avrebbe avuto bisogno e che un punto probabilmente lo avrebbe anche meritato. La zona playoff per Ghirardi e ragazzi resta comunque a sole due lunghezze, perchè il Freburgo perde in casa lo scontro diretto con il Sestri Potente, altro match vivo in questo gruppo B. Fatale ai sampierdarenesi il gol di Rhiyat proprio all’ultimo minuto di gara, gol pesantissimo quello del numero 18 del Sestri, che conduce il Potente al settimo posto, in piena zona finali. Al Fre resta il rimpianto di aver pareggiato l’iniziale vantaggio avversario (Simondo) con Pichereddu nel primo tempo e non esser riuscito a piazzare la zampata vincente nella ripresa, nell’arco di una situazione in cui chi avesse segnato per primo si sarebbe portato a casa i tre punti.

 

GIRONE C - Anche l’Erbavoglio punta al record di punti, così come il Real San Biagio nel girone B: stesso score per le due ammazza-campionato, un 43 che fa davvero impressione. L’Erba, questa settimana, giocava una gara piuttosto impegnativa contro il River Olo, formazione in buona salute e con valori importanti in rosa. Il River però non è riuscito a contrastare la potenza della capolista, che ha risposto alla grande al vantaggio-lampo dei biancorossi – rete di Mattia Poggi dopo 1’ – con il pari di Chiorri al 4’. Per poi accelerare con Finelli e Baiamonte, chiudendo 3-1 il primo tempo. Nella ripresa, ancora River sugli scudi grazie alla rete di Fagiana, che illude tutti con il 3-2. Due minuti dopo, Finelli spegne il fuoco, coprendo anche la cenere al 23’, quando il numero 87 completa la personale tripletta. Orgoglioso ma inutile il 5-3 di Poggi al 26’. L’Erbavoglio conquista la quattordicesima vittoria stagionale, per il River invece i punti di distacco dal quarto posto diventano 5. Il Top Player infatti regola per 6-2 i Sampi Bulls, questa volta non combattivi come altre. Cannalonga porta in vantaggio i tori al 3’, ma Mastantuono, Zolezzi e Cilia nell’arco di 8’ ribaltano tutto. Ad inizio ripresa, inizia lo show di Guastamacchia, alla fine titolare di una tripletta. Cocuzza firma il 6-2 nel recupero. Vittoria importante per il Top, che blinda così il quarto posto e prosegue l’inseguimento di Stagliebeach e Gloriosa, sempre sopra di un punto. Impegni facili per la seconda e la terza della classe, andate a vincere contro Sarveghi e Borussia, con distacchi importanti. 7-1 Gloriosa a San Desiderio, con doppiette per Noli, Magagnoli e Risso, un solo gol per Barbieri. Lo Staglie invece inserisce il turbo solo nel secondo tempo in casa del Borussia, dopo una prima parte di match combattuta. I rossocrociati passano al 1’ con Romano, ma sono rimontati da Bertoldo e Valenza tra il 6’ e l’8’. Incredibile il finale di tempo, con il pari di Benzi al 26’ e il nuovo vantaggio Borussia al 27’, dunque in pienissimo recupero. Nella ripresa, Larini segna addirittura il 4-2 per i locali (9’), presentatisi in sei uomini e fantastici nel dare l’anima nonostante l’handicap di un uomo da inizio partita. Qui finisce la benzina per il Borussia, che concede ben 7 gol agli avversari in un quarto d’ora. Prima Pellegro e poi Risso fanno 4-4, da lì tocca a Parisi con un poker rendere inutile il pur encomiabile sforzo dei locali. Anche Andrea Chiapparino partecipa al finale in crescendo dello Staglie. Borussia dunque da applausi, ma in grande difficoltà per quanto riguarda la zona playoff. Gli Estudiantes, infatti, vincono 6-0 con la PA Fegino e salgono a +3, mentre la Dinamo Alfi stasera ha la possibilità di superare i biancoazzurri vincendo contro il Boca Zero ultimo della classe.

 

GIRONE D - Ahi ahi Tirpuma! La capolista paga le assenze, perde la seconda partita stagionale e si fa acchiappare in vetta dall’Herta Belino. Giustiziere del Tir è l’Italian Job, che non è andato per il sottile con la capolista, rifilando ai giallorossi un 7-2 che sa tanto di sonoro ceffone. Non c’è stata storia in Via dell’Acciaio, fin dal primo tempo, quando i rossoverdi hanno chiuso 2-0, portandosi addirittura sul 6-0 nella ripresa. Qui, una timidissima reazione ospite, che non basta ad evitare ciò che ormai è il peggio. Grande prestazione per Caldaro nell’Italian (tripletta) e per Auteri (doppietta), ma è in generale tutto il team di Gulino ad aver ben interpretato l’incontro. Brutta domenica invece per il Tir, presentatosi in 7 uomini contati ed evidentemente non in giornata di grazia. Ci sarà tempo per recuperare la strada perduta in questo turno. Intanto, l’Herta si gode l’aggancio, battendo 3-1 i Peones e continuando a vantare l’imbattibilità dopo 15 giornate. Ad un primo tempo equilibrato, risolto solo con un gol di Fimmanò, i gialloblù vedono seguire una ripresa difficile, in cui i Peones sono molto bravi a rimettere in piedi la gara col punto di Coscarelli al 16’. Serve l’ingresso di super Valenti dalla panchina per piegare le resistenze ospiti e volare al primo posto: il numero 13 segna una doppietta e regala la vetta ai compagni. Peones battuti ma out con onore. Male però in ottica Peones il successo del Diamante, che batte a sorpresa il Maracaibo per 8-5. La sfida del Torbella è caldissima e subito in mano a mister Tedesco e ragazzi. Il primo tempo finisce 3-1 con reti di De Andreis, Cosentino e Sommella. Delaini tiene vivo il Maracaibo. Per poco, perchè Pettinati e ancora Cosentino fanno 5-1 tra il 6’ e l’8’, facendo pensare alla fine della partita. Niente da fare. Al 9’ Pirrello si fa mandar fuori da Milillo, lasciando i suoi in 6. Quanti sono quelli del Maracaibo, fin dall’inizio però. I biancoazzurri hanno infatti affrontato la partita in inferiorità numerica dal primo minuto. Qui, si vede la differenza di classifica tra le due squadre: il Mara trova tre gol in poco tempo, andando sul 5-4 e riaprendo i discorsi. Fondamentale la doppietta di De Andreis tra il 16’ ed il 17’, che ridà respiro al Diamante e sconforta il pur combattivo animo del Maracaibo. 8-5 il finale: Diamante a quota 16, alla pari con il Bottafogo ottavo in classifica. Il Mara vede allontanarsi gli Estudiantes, ora a +3 in virtù del 6-4 ottenuto contro il Must & Furious. Con sudore, perchè il Must ha venduto carissima la pelle a SanDe, costringendo i padroni di casa ad una rimonta molto difficile. 0-2 dopo 5’, reti di Arena e Fossati. Il Long Island pareggia con Bosio e Malfatto, ma va ancora sotto di due (Arena e Corrias). Al riposo, Caroni striglia i suoi che nella ripresa trovano 4-3 e 4-4 con Attardi e Bosio e poi vanno a vincere grazie alle reti di Barrasso e Malfatto. Bella prestazione per il Must, non è la prima, ma anche stavolta i Furious escono senza punti e restano ultimi a quota 11. Gli Estudiantes invece blindano il terzo posto, staccando il Maracaibo. Per il terzo posto c’è anche l’A-Team Zena, nonostante vincere sul terreno dell’Atletico Grigliata sia stato un brivido per i gialli. Grigliata avanti con Saa Castro al 12’ del primo tempo e avanti fino al 19’ della ripresa, quando Catona pesca il gol dell’1-1. Proprio il numero 9 degli ospiti si ripeterà al 24’, regalando una vittoria pesantissima e fino a quel punto forse insperata a mister Sercia. L’Atletico si mangia le mani, perchè il punto sarebbe servito – eccome! – in chiave playoff. L’A-Team invece agguanta il Maracaibo e continua a puntare gli Estudiantes. Bruttissima sconfitta, infine, per il Bottafogo, che non sa più vincere. La squadra di Di Somma perde anche il confronto col Pelikan e ora rischia di compromettere pesantemente la sua partecipazione ai playoff. A Villa Gavotti è 2-2 a fine primo tempo col Botta in vantaggio entrambe le volte. Ad inizio ripresa, i giallorossoverdi segnano anche il 3-2 con Ingrosso, ma cadono incredibilmente in un finale autolesionista. Una doppietta di Galluccio ed il gol nel recupero di Melandri stroncano i padroni di casa, che escono senza punti e soprattutto permettono ad una diretta avversaria di rientrare prepotentemente in corsa per un posto alle finali. Il Pelikan, giustamente, adesso inizia a credere nell’ottavo posto.