Nell’ultimo mese quattro delle nostre formazioni hanno dovuto affrontare la partita più difficile.
Nel calcio, si sa, si vince e si perde, e questo è assodato ancor prima di scendere in campo.
Ma la sensazione infinitamente più terribile di ogni sconfitta all’ultimo minuto o in una finale o in un derby, è il sentirsi impotenti, non poter mettere mano agli eventi, non essere in grado di combattere.
La scomparsa di Nicola Di Giorgio e di Federico Repetto in poco più di trenta giorni di distanza uno dall’altro, fa parte di un gioco che non è nelle regole, un gioco che nessuno vorrebbe mai giocare.
E perfino i numeri non asciugano le lacrime di chi, dentro e fuori dagli spogliatoi, magari senza farsi vedere, si è trovato a non poterle trattenere.
28 anni entrambi, Nicola da compiere a luglio, Federico compiuti il settembre scorso, entrambi portati via da un incidente in moto.
Entrambi militanti in due squadre del nosto campionato: Sud Ovest e Cinquantadue Rosso per Di Giorgio, Happy Hour Team e Vecchia San Fruttuoso per Repetto, che della Vecchia era anche fondatore.
Noi che le partite non le giochiamo, ma le facciamo giocare, lavoriamo sempre in modo maniacale perchè le cose vadano per il verso giusto, senza intoppi.
E la sensazione d’impotenza di cui si diceva qualche riga fa, visto che il campo lo “sentiamo” pure noi, ci rende tristi.
Siamo dunque vicini a tutti coloro che hanno sofferto nelle ultime settimane, e a quelli che stanno soffrendo ancora.