Riforma dei campionati Aics. Qualche domanda? Qualche dubbio? Ecco 11 Faq (frequently asked questions) che speriamo aiutino a comprendere i grandi cambiamenti in ottica della prossima stagione.
No. Si tratta di un anno di transizione, sono due serie d’elite che avranno una fase finale (playoff scudetto) alla quale parteciperanno sia le squadre di A1 che le squadre di A2 (in numero differente ma ancora da definire). Quindi anche una squadra di A2 potrà vincere il campionato di serie A. Questo vale per il primo anno (anno di transizione per l’appunto), dall’anno dopo si potrà invece parlare realmente di Serie A e serie B con playoff e finali separate.
La suddivisione sarà in base alla classifica finale dei vari campionati di quest’anno. In A1 accedono le prime 12 qualificate di Divisione A al termine dei playoff più le prime due di Divisione B (le finaliste quindi). Alla A2 parteciperanno le formazioni di Divisione A classificate dalla 13esima alla 22esima posizione più la terza e la quarta classificata di Divisione B più le prime due classificate di Divisione C. In Divisione B parteciperanno tutte le altre squadre (gironi da 10 squadre). Poi è prevista una graduatoria generale al fine dei possibili ripescaggi.
Assolutamente sì. Non solo per quanto concerne il playoff principale (la pole scudetto) tra A1 e A2, ma anche nei playoff a cui parteciperanno le squadre classificate peggio in A1 e alcune squadre di A2, contestualmente saranno previsti dei playout/playoff incrociati, stile Bundesliga o campionato olandese, il tutto per formare la A1 e A2 (o meglio A e B) dell’anno successivo. Più difficile da spiegare che da fare.
Assolutamente sì. Al tabellone del playoff principale accederanno più squadre dalla A1, ma anche alcune squadre (numero ancora da definire) dalla A2. Quindi anche una squadra di A2 potrà vincere il titolo provinciale.
Sì. Alcune retrocessioni dirette al termine della regular season (la tredicesima e quattordicesima classificata), altre decise dai playout/playoff incrociati (le squadre di A1 giocheranno per “salvarsi” contro le squadre di A2 che invece giocheranno per salire di categoria, proprio come il modello tedesco o olandese).
Si tratta di una Divisione Amatoriale. Esattamente come l’Amateur Cup, non sarà possibile tesserare giocatori iscritti alla Figc. Costi irrisori, gironi verosimilmente da 7/8 squadre con la possibilità, qualora si volesse, di essere promossi in Divisione B, dove però si potranno tesserare/trovare giocatori Figc.
Sì, abbiamo voluto abbattere (notevolmente) i costi. In Divisione A1 e A2 i costi saranno in linea con quelli di quest’anno, ma attenzione, saranno gironi da 14 squadre quindi saranno ben quattro le partite in più. La Divisione B costerà meno, costo simile allo Zonale. La Divisione C avrà costi irrisori, come quelli della Amateur Cup, trattandosi di un campionato amatoriale. I dettagli qui.
Sì, A1 e A2 manterranno il punteggio di quest’anno, ovvero 9 (in distinta). In B si scende a 6 equiparandolo allo Zonale. In C lo ricordiamo è zero, non è possibile avere tesserati.
Sono due le opzioni: o dalla Divisione B con la possibilità di avere tesserati Figc, o dalla Divisione C a costi nettamente inferiori, ma con l’obbligo di non avere Figc tra i tesserati.
L’obiettivo è quello di creare due categorie, una Prima Divisione e una Seconda Divisione. La prima con un punteggio Figc che scende a 6, la seconda amatoriale pura quindi con un punteggio Figc a 0. Ci saranno delle promozioni e delle retrocessioni tra le due serie.
Assolutamente sì. I costi verranno notevolmente abbattuti tramite il modello della “tassa gara”. 85 euro a gara per la Prima Divisione, 70 per la Seconda Divisione. Basta fare due conti per accorgersi dello sconto! |