Quando uno ci pensa bene – scremando l’inutile retorica – i fatti di Catania danno fastidio. Anzi, incrinano proprio l’atteggiamento con cui gli sportivi veri, quelli che animano da sempre il gioco del calcio, scendono in campo.
 
L’Aics genovese sostiene pienamente dunque la decisione della Figc di interrompere tutti i campionati e per tale motivo prosegue la sua attività regolarmente. Può sembrare un controsenso, ma fermarsi per noi che il calcio lo viviamo senza gli interessi mediatici, economici, agonistici del più grande movimento sportivo nazionale, significherebbe togliere qualcosa alle migliaia di ragazzi che durante il weekend alimentano realmente il motore dell’universo pallonaro italiano, nell’unico modo possibile e giusto: divertendosi, senza doversi ammazzare – mai come stavolta è il caso di dirlo – in maglietta e calzoncini.
 
Cerchiamo così anche oggi come in passato di fare il nostro, di fare ciò che abbiamo sempre fatto, che è poi il nostro obiettivo primario: promuovere l’aggregazione sociale ad ogni livello attraverso lo sport.
 
Un segnale di continuità importante per noi, soprattutto dopo l’amarezza di venerdì sera.