Le mani del Marassi Glass Center sulla Divisione A1. La decima giornata potrebbe essere stata quella decisiva; quella che ha indirizzato la lotta al vertice. Il main event, lo scontro frontale tra prima e seconda, ha arriso agli uomini di Tidone che, dall’alto delle cinque lunghezze di distacco sul secondo posto, si confermano i dominatori incontrastati del campionato. Ma la Divisione A1 non è solo Marassi e Maracazena: ecco tutte, ma proprio tutte, le emozioni dell’ultima giornata.

Maracazena contro Marassi, cacciatore contro preda: primo tempo inchiodato sul pari, nella ripresa Kasa e Sefaj fanno esultare la capolista. I padroni di casa accorciano con Torrente ma è troppo tardi. Il successo vidima la fuga della prima della classe ma anche le qualità dell’inseguitrice.

Al terzo posto esulta in extremis il Senza Parole: i Di Fede boys faticano contro i Sampi Bulls e devono ringraziare la rete nel finale di Bocciardo che fissa il risultato sul 2-1. I Bulls escono sconfitti ma a testa alta.

Sconfitta di misura anche per il Billo Team nell’altro big match di giornata: il Moranego prima accusa la rete di Chiappori poi ribalta tutto con Poggi e Suci. Successo fondamentale per i padroni di casa che accorciano in classifica sulla diretta rivale.

Il Mameli ha buon gioco del Granarolo, ottenendo tre punti preziosi per la propria graduatoria: apre Barabino, chiude Baiamonte. Nel mezzo la doppietta di Finelli. 6-1 e uomini di Vajani in grande spolvero.

Rallenta la marcia il Bulldog Terpi, stoppato su un pirotecnico 6-6 dal Resto del Mondo: Patrone-show tra le fila dei padroni di casa mentre gli ospiti si affidano a Passano. Primo tempo chiuso sullo 0-1 in favore del Bulldog a cui fa seguito una folle ripresa: undici reti e tre ammonizioni in diciannove minuti. Da ricovero.

Il Treno per Yuma riprende confidenza con i tre punti. Fa tutto Cerruti nel 6-4 rifilato all’Alcool Team: pokerissimo di marcature ed espulsione. Croce e delizia.

In coda il Marsiglia fa affidamento a bomber Vannucci per avere la meglio sul Deportivo Loo Sven Vath: 5-2 con quattro marcature del numero sette. Giù il cappello.