Riceviamo e pubblichiamo stralci di una mail che ci pare utile per approfondire alcuni temi fondamentali del nostro modo di intendere la gestione dell’intero Settore Calcio Aics genovese. Prima di commentare il suddetto testo, eccone alcuni passaggi. Nascondiamo ovviamente mittente e riferimenti ad esso.
“Vi scrivo dopo aver appreso con rammarico che, leggendo la griglia delle partecipanti alla prossima Coppa Liguria, la nostra squadra è stata esclusa da questa competizione.
Sicuramente la ragione è da ricercare nel fatto che alla Coppa Liguria partecipano le prime 48 squadre iscritte e noi non siamo fra queste, ma ritengo doveroso segnalare che forse un maggior cortesia verso una formazione che da anni milita nei campionati AICS sarebbe stato opportuna.
Nonostante capiamo perfettamente che l’AICS non può adottare un trattamento ad-hoc per ogni singola squadra partecipante e non volendo particolari privilegi né tantomeno favoritismi, sicuramente ci saremmo aspettati per lo meno un occhio di riguardo, vista la lunga militanza, tenuto anche conto che oggigiorno comunicare è abbastanza semplice e rapido.
Quanto sopra inoltre viene immediatamente dopo il “problema” per il campo di xxxxx, in cui siamo stati costretti a scegliere l’orario delle xxxxx, che era l’unico rimasto (l’alternativa era emigrare verso xxxxx), nonostante Vi avessimo segnalato per tempo la nostra conferma di iscrizione al campionato 2007/2008, contestualmente alla conferma del campo di xxxxx alle xxxxx con un appunto allegato alla Ns. scheda, il quale, probabilmente, non è stato neanche guardato.
(…) La conclusione è che forse l’AICS nelle ultime stagioni pensi troppo a festeggiare con toni sempre più trionfalistici il record di iscrizioni, che sicuramente rappresenta un traguardo importante, ma a nostro giudizio non dovrebbe far perdere di vista l’attenzione verso squadre che, con il loro “piccolo” contributo, hanno aiutato la Vostra/nostra associazione a raggiungere negli anni risultati così prestigiosi.
Nella speranza che queste nostre parole non cadano nel vuoto, e che, come già successo in passato, non siano l’occasione per sanzionarci disciplinatamente (in quanto questa lettera non contiene offese o insulti alcuni nei riguardi dei componenti l’Associazione o l’Associazione stessa), colgo l’occasione per porgere distinti saluti”.
TERZO CAPOVERSO
In quello che nel nostro adattamento diventa il terzo capoverso della mail, si legge: “…non volendo particolari privilegi né tantomeno favoritismi…”. Prima contraddizione. Ciò che ci si chiede infatti, è proprio un favore.
Perché la regola è ben precisa, da anni. La Coppa Liguria la giocano le prime 48 squadre del Provinciale a 7 iscritte. Punto. Chi arriva tardi, resta fuori. O meglio, può sperare nella rinuncia di una delle 48.
E’ un fattore dipendente dalla nostra volontà nel senso che stabiliamo questa cifra, ma chi rientra nel lotto delle pretendenti alla Coppa no. Questo noi non lo sappiamo. E non è nostro desiderio saperlo, né influenzare in alcun modo gli avvenimenti.
Da qui si capisce come sia assolutamente fuori luogo la lamentela del mittente della mail.
QUARTO CAPOVERSO
Lamentela ripetuta in maniera identica nel quarto capoverso, sebbene in forma differente. Riportiamo nuovamente: “…viene immediatamente dopo il “problema” per il campo di xxxxx, in cui siamo stati costretti a scegliere l’orario delle xxxxx, che era l’unico rimasto (l’alternativa era emigrare verso xxxxx), nonostante Vi avessimo segnalato per tempo la nostra conferma di iscrizione al campionato 2007/2008, contestualmente alla conferma del campo di xxxxx alle xxxxx con un appunto allegato alla Ns. scheda, il quale, probabilmente, non è stato neanche guardato”.
L’appunto è stato guardato, ma non conta assolutamente nulla. La scelta del campo funziona esattamente come la “bagarre” per entrare in Coppa Liguria. Chi arriva prima, sceglie prima. Chi arriva dopo, spera che ciò che è rimasto lo soddisfi. L’appunto sul modulo di iscrizione vale quanto lanciare un aereoplanino di carta alla cassiera mentre si fa la coda al supermercato con scritto: “mi faccia passare avanti”.
Noi naturalmente, non possiamo far passare avanti nessuno. Né è nostro compito telefonare a una qualunque - anche fosse la più anziana - delle nostre squadre per informarla che i posti stanno finendo.
Sul sito c’è tutto ciò che serve per informarsi adeguatamente, in più la segreteria svolge ogni giorno un servizio esauriente e completo, a stretto contatto coi nostri tesserati.
PENULTIMO CAPOVERSO
Il penultimo capoverso è invece malignetto. Eccolo. “La conclusione è che forse l’AICS nelle ultime stagioni pensi troppo a festeggiare con toni sempre più trionfalistici il record di iscrizioni, che sicuramente rappresenta un traguardo importante, ma a nostro giudizio non dovrebbe far perdere di vista l’attenzione verso squadre che, con il loro “piccolo” contributo, hanno aiutato la Vostra/nostra associazione a raggiungere negli anni risultati così prestigiosi”.
L’attenzione “verso squadre che, con il loro “piccolo” contributo, hanno aiutato la Vostra/nostra associazione a raggiungere negli anni risultati così prestigiosi” noi la manteniamo attraverso le regole. Che sono uguali per tutti. Le tante iscrizioni ci riempiono d’orgoglio - e lo ribadiamo ancora -, ma sono soltanto il risultato di un certo metodo di lavoro che è, resta e resterà alla base del nostro pensare.
|