In seguito ad episodi noti, stranoti e almeno mille volte affrontati nel corso delle stagioni, poniamo (per l’ennesima volta) all’attenzione di tutti un argomento forse spigoloso, senza dubbio controverso e di un’importanza magari non vitale, ma pesantina sì.

COSA SONO I RISULTATI D'UFFICIO
Il discorso riguarda i risultati d’ufficio, comunemente detti “a tavolino”, maturati in seguito a controlli relativi ai tesserati Figc. Sulla genesi di tale provvedimento c’è poco da dire: il regolamento parla infatti chiarissimo (vedasi ad esempio l’articolo “Tesseramento” all’interno delle carte ufficiali della Coppa dei Quartieri Aics. Il link lo proponiamo a fondo pezzo). I tesserati sono ammessi – da ormai tantissimi anni – nei campionati della Coppa Quartieri Aics e la possibilità da parte delle varie squadre di schierarli è regolamentata da un punteggio, studiato per non falsare il livello della competizione, accogliendo in ogni caso un movimento comunque esistente (i tesserati nei tornei amatoriali ci sono sempre stati e ci saranno sempre) ed altrimenti impossibile da controllare.

REAZIONI & REAZIONI
Fin qui, tutto normale. Il punto che però ci interessa focalizzare è la reazione delle varie formazioni all’atto della comunicazione di un risultato d’ufficio. Qui, molte volte, si va infatti in confusione. Prendiamo il caso di una società che subisce un 4-0 a tavolino per aver schierato un tesserato senza nulla osta, o per aver superato il punteggio tesserati stabilito. Mettiamo che siano stati proprio gli avversari a chiedere un controllo Figc – trattasi, nello specifico, di un assoluto diritto, esercitabile tramite l’Aics o anche autonomamente -, mettiamo anche che il responso sia quello ipotizzato dalla richiedente e dunque negativo per il club che subisce la sanzione. Mettiamo anche che, sul campo, la formazione sotto esame abbia vinto la partita. Il punto si snoda esattamente qui. Spesso, i dirigenti che richiedono controlli sugli avversari sono tacciati di antisportività, di incapacità di accettare il risultato del campo. Non è così. L’irregolarità – a monte e senza naturalmente pensare ad alcuna malafede da parte di chi la commette, basta anche solo una disattenzione - trova infatti radici in un vizio da parte del club che a conti fatti ha sbagliato, infrangendo (spesso involontariamente) una precisa norma. In parole povere: chi schiera un tesserato senza nulla osta o supera il punteggio tesserati concesso – sapendolo o no – infrange il regolamento e può essere punito. Ergo, è in errore.

SPORTIVITA' E COMPORTAMENTO CAVALLERESCO

Questo per far chiarezza. A volte, si verificano fatti eccezionali e comunque del tutto dipendenti dalla volontà delle singole squadre. E’ accaduto più d’una volta che un episodio analogo a quello descritto in precedenza, non si risolvesse con la vittoria a tavolino del team che l’avrebbe ricevuta. Alcune squadre infatti – seguendo un loro preciso codice morale – non accettano tali “favori”, confermando il risultato ottenuto sul campo. Precisiamo. Si tratta di una concessione, di un iter morale, si può chiamarlo anche comportamento cavalleresco, ma non sportività. La sportività è rispettare le regole.

E' NATO PRIMA L'UOVO O LA GALLINA?
Ciò per dirimere maggiormente una questione ripropostasi in maniera piuttosto assidua negli ultimi tempi, dopo le già molte diatribe sorte nel passato. Occhio dunque a non confondere i fattori in gioco, per non rischiare di ricadere nella danza della palla da metter fuori o no quando un giocatore è a terra – (domanda che trova risposta quanto la famosa “E’ nato prima l’uovo o la gallina?”) -, o nelle varie ipocrisie del calcio, ultima delle quali il difficilmente commentabile terzo tempo. Ma questa, effettivamente, è un’altra storia e con l’Aics c’entra davvero poco.