Mazzate sul Comunicato Ufficiale. Due. Grosse. Nelle carte ufficiali pubblicate martedì, si trovano sanzioni che saltano all’occhio. Riguardano entrambe il Provinciale a 7, coinvolgendo Divisione A e Divisione C. Inutile girarci attorno: sono stati comminati rispettivamente 15 e 20 punti di penalizzazione a due formazioni appartenenti alle suddette categorie, le motivazioni sono interamente consultabili nel Comunicato Ufficiale. Non ci soffermiamo sui fatti, da cui ognuno trarrà la propria libera opinione dopo aver eventualmente letto la dinamica delle due situazioni. E’ chiaro però che, nel nostro caso, debba esserci una linea da seguire. Le punizioni sembrano – e sono, in effetti – belle sostanziose, ma nettamente in tema con gli illeciti contestati; tuttavia, le penalizzazioni comminate dal Giudice Sportivo (che ha passato molti giorni dell’ultima settimana a studiare approfonditamente norme e regolamenti) non distruggono totalmente la stagione alle società coinvolte. Questo solo perchè si tratta di due “big” dei rispettivi campionati: i punti accumulati fin qui dalle due compagini permettono infatti loro, nonostante la doverosa mano pesante, di ritrovarsi ancora in corsa per un posto nei play-off. Oltre a tutto questo va anche considerato il peso specifico dell’errore. Errore grave, che lede senza ombra di dubbio lo spirito sportivo dell’intera manifestazione, ma non catastrofico (succede ed è successo di peggio, sotto altri punti di vista, purtroppo…) da far pensare ad eventuali ben peggiori azioni. I campionati Aics sono da sempre sensibili al profondo rispetto delle regole (che a volte ci costa epiteti spiacevoli a sentirsi), se non altro per la difficoltà oggettiva del pensarle, redigerle, anche sperimentarle ed infine applicarle. Questa non è un’eccezione, purtroppo nemmeno nella specificità del fatto. Nel corso degli anni, abbiamo infatti ricevuto segnalazioni e sensazioni analoghe a ciò che stavolta abbiamo invece potuto constatare in maniera trasparente. Nella maggior parte dei casi ci siamo trovati con le mani legate, non potendo agire se non con controlli preventivi (ecco a cosa serve il famoso controllo documenti che avviene “a spot” sui campi da parte dei Commissari…). Ciò non significa che oggi facciamo pagare il doppio a chi abbiamo “beccato” – sarebbe stato uguale, forse addirittura peggio in altre circostanze, se comprovate -, significa che, leggendo quanto accaduto, è bene pensare a vari episodi, più o meno simili, più o meno vicini a tante squadre, capitati nel passato. Ed è bene non giudicare troppo, proponendo chissà quali ulteriori crocifissioni. Chi ha sbagliato pagherà nella misura in cui merita di pagare, punto. Diciamo questo, soprattutto, in previsione di possibili commenti da parte dei “soliti benpensanti” che – speriamo vivamente non accada – potrebbero attaccarsi al carro dei puri, tirando pomodori a chi si trova oggi alla pubblica gogna. Che noi, ribadiamo, non difendiamo – anzi puniamo -, ma in maniera equilibrata e secondo le regole. Che vanno rispettate. Da tutti.
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