1^ parte) Iniziamo qui una piccola rubrica che vuole ricordare e riassumere alcune regole di gioco od organizzative dei nostri campionati. Gli argomenti ci verranno suggeriti dai vari episodi che avvengono sui campi o proposti dai nostri stessi tesserati.
“Sono il capitano! Cosa ho la fascia a fare se non posso protestare?” Con queste parole o comunque con concetti molto simili si consuma uno dei più diffusi equivoci sui campi di calcio, a tutti i livelli. In realtà il Regolamento del Calcio dice:
- Il capitano è responsabile nei confronti dell’arbitro e degli organi Federali della condotta dei propri calciatori. Pertanto è l’unico ad avere facoltà di interpellare l’arbitro, in forma corretta ed a gioco fermo, per chiedere chiarimenti in merito a decisioni tecniche e disciplinari assunte e per formulare eventuali riserve. E’ dovere del capitano coadiuvare l’arbitro, ai fini del regolare svolgimento della gara e della repressione di eventuali atti di indisciplina dei suoi compagni. Comunque è vietato al capitano e ad altri calciatori rivolgersi agli assistenti dell’arbitro (GL).-
In altre parole il capitano deve fare l’esatto opposto di quello che sovente crede di potersi permettere.