Si era pensato di fare un ulteriore RadioTg speciale che racchiudesse le impressioni e i commenti delle formazioni che hanno vinto i rispettivi campionati, sarebbe stata una breve intervista che avrebbe però portato a dover ascoltare per parecchi minuti le voci di chi ha avuto il piacere e l’onore di alzare un trofeo al cielo.
Invece ci è venuta un’idea diversa, per una volta aboliamo il radiotg, ma andiamo lo stesso a sentire come si stanno vivendo le vittorie in casa delle varie società, e lo facciamo con un intervista che – per qualche giorno ciascuna – riempirà l’home page del sito correlata dalla foto dei vincitori.
Cominciamo così questo nostro viaggio con l’Asla Genova che dopo undici anni riporta in bacheca il titolo Provinciale superando in finale il Real Sestri. Abbiamo raggiunto Sergio Gattulli vero e proprio factotum dell’Asla.
Allora Sergio dopo parecchi anni l’Asla torna alla vittoria e lo fa nel modo migliore, battendo in semifinale la prima della classe (Il Divaniere) e in finale la seconda classificata in regular season (Real Sestri). Questo rende ancora più bello ed importante questo trionfo.
Dopo undici anni di attesa il titolo sarebbe stato bello e importante contro chiunque, aver battuto queste due formazione nelle ultime due gare è una chicca in più che rende il tutto ancora più bello. Di certo non possiamo parlare di cavalcata trionfale poiché abbiamo sempre avuto alti e bassi dovuto anche ad un innalzamento del livello tecnico che ha reso ogni partita, anche quelle sulla carta più abbordabili, delle vere e proprie battaglie.
L’annata non era partiti sotto i migliori auspici, qualche problema di troppo (anche sotto il punto di vista disciplinare) sembravano poter compromettere la corsa ai primi posti e invece?
Per quel che mi riguarda tocchi un tasto molto dolente. Mi spiace molto per quello che è successo, per l’immagine che in alcuni momenti la squadra ha dato, dovuto soprattutto al fatto che colui che doveva essere il primo esempio per i ragazzi, ovvero il mister, non si è rivelato in tutto e per tutto quello che ci si aspettava. Il calo c’e stato a metà della stagione regolare, ma forse proprio quel calo ci ha permesso di arrivare in fondo ancora con un buon stato di forma anche grazie allo staff tecnico che sicuramente ha lavorato molto bene.
Contro il Divaniere sono arrivate due vittorie in stagione, siete un po’ la bestia nera della formazione di Borrone.
Trovo errato parlare di “bestia nera”, ma reputo più opportuno parlare di motivazioni. Quando ti ritrovi a giocare contro Il Divaniere, o contro squadre di un certo blasone, le motivazioni sono sempre a mille, vedere di fronte giocatori di un certo calibro o sapere di andare ad affrontare squadre ben messe in campo che sanno far girare bene il pallone permette a ognuno di trovare degli stimoli che ti permettono a volte di correre anche più di quello che uno pensa di poter fare.
Semifinale e finale di altissimo livello, quale temevi di più?
Entrambe assolutamente! La semifinale è quella che forse ha dato maggiori soddisfazioni, il 4 a 1 è stato un risultato netto che ci ha dato morale e grossa carica, ma non nascondo che ho temuto che i ragazzi “saziati” dalla vittoria contro Il Divaniere scendessero in campo troppo rilassati, e sarebbe stato un peccato arrivare così vicini al titolo per poi vederlo sfumare.
Adesso? Scudetto sul petto, come preparate la prossima stagione? Sarete impegnati su più fronti, campionato, coppa e soprattutto le finali nazionali.
Guarda, non nascondo che la domenica dopo la vittoria del titolo ci siamo trovati in campo per una gara amichevole e già si parlava di come affrontare la fase finale, chi addirittura pensava già a prenotare il pullman per andare a giocarsi il titolo Nazionale, questo ti fa capire che attesa ci sia già da ora per quello che sarà l’evento più importante dell’anno per l’Asla, ovviamente non vogliamo assolutamente snobbare il campionato e la Coppa, vogliamo cercare di far bene su tre fronti, non sarà facile anche perché se in questa stagione è stato difficile vincere, confermarsi lo sarà ancora di più. Per quel che riguarda poi l’Asla noi gia da diverso tempo cerchiamo, dove possibile, di andare a fare qualche torneo al di fuori dei limiti della regione, da qualche anno partecipiamo ad un torneo, sempre marchiato Aics, ad Asti, per cui da un certo punto di vista siamo già un po’ abituati a trovarci a giocare “fuori casa”, questo speriamo possa aiutarci l’anno prossimo ai Nazionali.
Asla e solidarietà. Da qualche anno l’Asla si è legata all’AIL, un sodalizio importante per voi che ogni anno cercate in qualche modo di aiutare questa associazione.
Il nostro sodalizio con AIL va avanti oramai da due anni, ed è quello che ho sempre cercato di fare per l’Asla, cioè accanto ad un progetto tecnico di un certo tipo abbinare anche un progetto di solidarietà per cercare di fare qualcosa di buono anche oltre al campo di calcio. Abbiamo avuto anche l’onore di andare a visitare la casa-famiglia che l’AIL ha aperto a Genova, è stata un’esperienza forte che realmente ci ha fatto capire cosa vuol dire poter, tutte le settimane, correre dietro un pallone. Un’esperienza forte che però ci ha reso ancora più orgogliosi del nostro progetto e di poter, anche se in minima parte, dare una mano a queste persone che soffrono di queste gravi malattie, portare a loro un sorriso vale più di ogni gol segnato, più di ogni altra cosa.
Oramai la stagione è conclusa, sicuramente avrete già programmato la prossima, ci puoi dare qualche anticipazione?
Sicuramente la novità sarà il Mister. Già durante questa stagione sulla panchina sedeva Scarcella, già nostro giocatore e dirigente, sono oramai più di dieci anni che è dentro questa nostra famiglia, e dalla prossima stagione (a causa purtroppo di un brutto infortunio che lo ha costretto ad appendere le scarpe al chiodo) ricoprirà l’incarico di allenatore. Una decisione che ci riempie di gioia proprio per la bontà della persona, con doti umane molto importanti ancora prima che doti tecniche di indubbio valore. Per il resto stiamo facendo degli allenamenti in cui stiamo visionando alcuni ragazzi che potrebbero andare a tappare qualche buco che presumibilmente si verrà a creare. Chi per lavoro, chi per “pensionamento” alla fine di questa stagione qualche addio c’e stato, di conseguenza siamo in cerca di qualche altro giocatore per completare la rosa.
In conclusione è normale chiederti una dedica.
Fare un nome sarebbe un torto troppo grande per gli altri. Il ringraziamento va a tutta la squadra, a tutto lo staff, a chi, anche in minima parte ha contribuito a tutto, a chi ha giocato di più, a chi è entrato in campo solo per scampoli di partita, ha chi ci ha aiutato in tutta la logistica. Ripeto non voglio fare nomi perché non sarebbe giusto, il risultato è stato ottenuto da tutti nella stessa misura.
Ringrazio anche l’Aics che è riuscita a creare un campionato bellissimo, e grande merito va all’organizzazione che ogni anno riesce sempre a migliorarsi. In conclusione permettimi di ringraziare, Carrozzeria Perlauto, Edilizia Genovese, Macelleria Massi e la Pizzeria da Giacomo che ci hanno sostenuto durante questa stagione e ci hanno permesso che molte cose andassero nella giusta maniera.
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