Con la trentesima edizione della Coppa dei Quartieri che oramai bussa alle porte, ci ritroviamo qui nella sede di Via Galata a fare due chiacchiere con Claudio Giansoldati a proposito della Sezione Arbitri di Genova che arriva quest’anno a compiere i 19 anni di età.
Ma, nonostante la maggiore età, il “reclutamento” di nuovi direttori di gara non si ferma, è stato istituito infatti il nuovo corso per arbitri – che inizierà Martedì 15 Settembre – gratuito (come da consuetudine in casa AICS) e aperto a tutti.

Allora Claudio, la sezione oramai si può definire maggiorenne a tutti gli effetti, nonostante questo ha ancora bisogno di essere guidata in un certo modo perché tutto vada per il verso giusto.
Si, la Sezione è maggiorenne ma bisognerebbe che ogni singolo arbitro avesse 18 anni di esperienza e allora si che tutti o quasi potrebbero camminare da soli.

Ogni nuova stagione coincide con l’inizio dei nuovi corsi arbitri, un impegno importante che però continua a dare buoni frutti. Cosa ti spinge a proseguire su questa linea di “formare” arbitri in “casa”?
La nostra passione e, senza falsa modestia, la particolare competenza tecnica che abbiamo e cerchiamo di trasmettere. Dalla nostra scuola arbitrale sono usciti ottimi arbitri, alcuni li abbiamo anche incoraggiati a provare la strada Federale dove hanno (ovviamente) ottenuto particolari successi.

Rientrati dalle vacanze ci siamo messi alle spalle la stagione scorsa, prova a tracciare un bilancio di questa annata sotto il profilo arbitrale. Cosa ti è piaciuto e cosa forse poteva essere “gestito meglio”?

Abbiamo concluso una stagione sostanzialmente positiva anche per la Sezione Arbitri. Fra gli aspetti più gratificanti registriamo la crescita che stanno avendo alcuni giovani arbitri e l’aperto apprezzamento dei nostri ragazzi da parte di “realtà esterne”, positivo anche il numero piuttosto alto di new entry, di contro con molti di loro si prospetta un lavoro ancora lungo per portarli a livelli di buona affidabilità.

Puoi provare a spiegarci cosa significa, oltre alla gestione di tutti i campionati, gestire oltre sessanta arbitri?
Premesso che la gestione dei campionati comprende gioco forza quella degli arbitri, se vogliamo proprio scorporare questi ultimi è senz’altro vero che da sola la Sezione assorbe più del 50% dell’impegno.

Veniamo ai tasti dolenti. capita spesso di ricevere lamentele dalle squadre o anche da singoli tesserati, come riesci a gestire queste cose?
Lamentele sugli arbitri? Certo che ci sono ma, perlomeno a noi, non ne giungono poi così tante. Sui campi sicuramente la gente sclera oltre il lecito ma poi, se qualcuno decide di venire a parlarne sin qui, le nostre spiegazioni ed obiezioni lo portano a ragionare ben diversamente. Bisogna capire che l’arbitro sicuramente sbaglia ma il calciatore sbaglia di più e non solo sotto l’aspetto tecnico ma soprattutto comportamentale. In definitiva poi, chiunque ha testato altre esperienze riferisce sempre dell’assoluta superiorità dei nostri arbitri.

In conclusione, per quanto sia complicato, sotto il profilo arbitrale cosa ti aspetti dall’edizione numero trenta della Coppa dei Quartieri?
Basterebbe ripetere il trend di questi ultimi anni. Un buon afflusso di nuovi, alcuni dei quali di buona prospettiva. Poi... ci sarà quello che smette all’improvviso, quello che ti delude, quello che non riesce a fare il salto di qualità o... speriamo di no.