Questa mattina pensavamo a come rinnovare l’articolo della home page, pensavamo a cosa proporre, a cosa raccontare e come mai – rispetto a dodici mesi fa – non ci venissero in mente argomenti degni di nota.
Poi, improvvisamente, l’illuminazione: la neve!

L’anno scorso di questi tempi eravamo intenti a spostare gare, cercare date buone per il recupero, litigare con chi voleva e non voleva giocare in quella data e in quel luogo. Erano giorni frenetici con un occhio al cielo e uno ai vari siti del meteo aspettando le chiamate dei gestori di tutti i campi pronti a darci, o meno, la disponibilità a giocare. E quest’anno?

Ok fa freddo, questa mattina da qualche parte ha nevischiato, qualche fiocco (misto ad acqua) si è visto anche qui in via Galata, ma niente di “serio”.
Ora – non vorremmo mai gufarcela da soli – però un po’ ci manca quell’attimo di panico in cui ti rendi conto che quasi tutti i campi sono inagibili e che parte, a sirene spiegate, la “macchina dei recuperi”, un susseguirsi di telefonate a squadre e campi, di sms ad arbitri e commissari, un turbinio di ipotesi sul quando recuperare quel campionato o quell’altra coppa.

Oggi guardiamo fuori e vediamo il sole risplendere in cielo e pensiamo che alla fine forse questo 2010 si potrebbe chiudere (e direi che è d’obbligo usare il condizionale) con un sole splendente a riscaldare (si fa per dire) i nostri campi.
Così, in questo Novembre, i telefoni sono muti, lo sguardo non vaga fuori dalla finestra a scrutare il movimento delle nuvole e i siti di meteo hanno perso qualche contatto.

Speriamo che, ai piani alti, questo articolo non scateni le ire di qualcuno, con queste righe abbiamo voluto solamente esorcizzare una stagione – la scorsa – che, climaticamente parlando, è stata davvero infernale.