Come tutti sicuramente saprete, essendo assidui lettori dei contenuti di questo sito, è da poco terminato l’ultimo corso arbitri organizzato dalla Sezione.

Giovedi 10 Febbraio si è infatti svolto l’esame teorico, anticamera del passaggio a provarci sul serio, a prendere un fischietto in mano e fischiare davvero. Anche se questo “sul serio” all’inizio è soft, si va su un campo di una squadra che si allena e si prova a fischiare, a posizionarsi correttamente a gioco fermo e a gioco in svolgimento, il tutto con qualche insegnante fuori che cerca di spiegare e di correggere. Per fare questo però servono le squadre che si allenano che gentilmente ci permettono di invadere il loro spazio settimanale con i nostri fischi (degli aspiranti) e le nostre urla (degli insegnanti).

Caso vuole che la settimana appena conclusa sia stata avara di partitelle d’allenamento, vuoi per il derby, vuoi per i mali di stagione, ci siamo ritrovati piuttosto in difficoltà nell’organizzazione di quello che noi chiamiamo Stage.

Allora che fare? Perché non cogliere l’occasione per radunare la squadra arbitrale e fare un mini torneo? Detto fatto, in quattro e quattro otto si organizza per sabato, serata meno piena di partite, quindi più arbitri disponibili. Lunedi si mandano le convocazioni, le adesioni sono 24, si formano 3 squadre che, in clima derby, saranno Genoa, Sampdoria e Foresti. Si decide di andare a giocare in un campo piccolo, non sia mai che qualcuno dei nostri atleti si sforzi troppo e poi l'indomani la prenda come scusa per non correre quando arbitra...

Si arriva a sabato e come in ogni squadra che si rispetti arrivano le defezioni dell’ultima ora, per la fortuna delle squadre in cui erano stati inseriti, soprattutto della Sampdoria che si ritrova a perdere il suo centravanti, M.F., quello con i piedi a “punta di diamante”.

Puntuali come solo gli arbitri Aics sanno essere (...) ci ritroviamo al San Michele di Via Terpi alle ore 19, si distribuiscono le maglie: Genoa e Foresti si affrontano nella gara inaugurale del Torneo. Per i Samp c’è una proposta, possono scegliere se indossare una maglia celestina all'uopo portata, e giocarsela, oppure indossare la classica blucerchiata e imitare i loro beniamini, restando negli spogliatoi come mercoledi. Parte così lo sfottò a surriscaldare l'ambiente.

Ci sono anche, soprattutto, gli aspiranti arbitri che, ahiloro, sono chiamati ad arbitrare questo torneo. Non so se avete mai visto arbitri giocare, ma sono esattamente uguali ai “normali” calciatori, protestano in continuazione e riescono persino a dire le stesse frasi che si sentono sui campi, tipo “non si può dire lascia”, oppure il portiere che dice al compagno in barriera “devi chiedere la distanza”; insomma corbellerie regolamentari come se bastasse togliersi la maglietta da arbitro per dimenticare tutto. Poi, ci sono gli scorretti cronici, quelli che chiedono il fuori quando è palesemente degli altri o che fanno fallo e insistono per mezz’ora sul “non l’ho nemmeno toccato, ho preso la palla”, tutto uguale uguale alle partite di campionato. In mezzo a tutto ciò quei poveri ragazzi che cercavano di imparare e che alla fine dichiareranno "molto più facile giocare!!"

Per la cronaca vincono i Foresti, con Genoa e Samp a giocarsi, come al solito, il primato degli sfigati che, nello specifico, va ai doriani con il punteggio di 2 a 1.

Ma la vittoria più grande l'abbiamo avuta noi quando un arbitro appena arrivato da un'altra organizzazione ci ha detto "siete una bella famiglia, dov'ero prima non si è mai vista una cosa così".