- Versione infida: “Ma!?!… Abbiamo telefonato e ci hanno detto…” In questo caso già è chiaro che sapevano benissimo cosa incombeva. In molti casi non hanno proprio telefonato o, nelle migliori delle ipotesi, hanno telefonato alla segreteria che ha tagliato corto e non si è certo preso briga di concedere deroghe. Se invece hanno veramente parlato con “qualcuno”, che comunque non ha concesso deroghe, ecco la rampicata sugli specchi, in cui provano a giocarsi il classico: “lei non sa con chi ho parlato io!…”, sortendo l’effetto che a volte il commissario resta spiazzato e titubo, salvo poi trovare conforto con una telefonata all’organizzazione. A questo punto l’atteggiamento muta nella “versione pietosa” o, più raramente, in quella “diabolica”.
- Versione masochista: “Si, si… lo sapevamo!” In questo caso tutto viene fatto ad arte. In qualche caso il motivo è la semplice difficoltà logistica a recarsi in sede, di solito però il caposquadra usa l’escamotage per mettere di fronte la ciurma ai suoi doveri. A capo chino ciascuno tira fuori il dovuto, si nota qualche broncio mentre il caposquadra sogghigna e la gara va ad iniziare puntuale.
- Versione struzzo: “Basta, non ci presentiamo e ciccia”. La squadra non si presenta al campo, di solito ha concordato al suo interno il ritiro dal campionato: non farsi più vedere e bigiare le rimanenti quote da versare. Li per li tutto sembra funzionare, si… c’è qualche avviso sul C.U., ma ormai chi lo legge più? Finché… passa il tempo e poi arriva una letterina da uno studio legale che ricorda che le quote vanno tutte, comunque, pagate... senza contare le spese legali che si stanno aggiungendo.