Già da una settimana e più stiamo rispondendo a coloro, e sono sempre più, che ci chiedono: “Ma il campionato? Cosa fate, lo sospendete o si riprende?” Ovviamente ci stiamo pensando ben più che da una settimana. Già a marzo ci ponevamo la domanda ma subito affiorava la coscienza che ti diceva: “Ma ti sembra il momento? Che importanza ha, ora?”. Si, insomma, bisognava aspettare, giustamente. Aspettare che la situazione cambiasse, che le indicazioni governative fossero più… incoraggianti. E’ cambiato qualcosa? Al momento non molto, o forse si, nella testa delle persone, di sempre più persone, la coscienza sul presente si sta sempre più trasformando in coscienza sul futuro. Ma forse è presto per dirlo, per affermarlo con certezza. E così in questa ricerca delle certezze future ha cominciato a maturare la nostra decisione, che poi, probabilmente era da subito nelle nostre teste, nei nostri cuori. Si può mai pensare ad un campionato interrotto definitivamente? Mai in tanti anni ci abbiamo pensato e neanche ora lo vogliamo. Cosa dovrebbe capitare? Una guerra nucleare? Oppure cos’altro? In realtà qualcos’altro è già capitato. E’ il 26 Aprile 1986, si gioca la finale della 6^ Coppa dei Quartieri, progenitrice del campionato Aics che muoveva, come si suol dire, i suoi primi incerti passi. Vince con un secco 4-0 la squadra di Via Terpi (no, non era il Bulldog, forse i loro “antenati”), ma cos’altro succede quel 26 Aprile 1986? Il nome Chernobyl vi dice nulla? Nei giorni successivi serpeggiava la paura, sembrava ci dovessimo rintanare nei rifugi antiatomici, o perlomeno in cantina. Poi ci si limitò al “non mangiate l’insalata”… o poco più. Di concreto successe che il nostro “legislatore” a quel punto ritenne giusto inserire un articolo nel regolamento. Si, ok; ma per noi quel che conta, sempre, è garantire la regolarità, il piacere, la gioia del gioco che amiamo. Quindi noi non molliamo nulla a metà. E ci fa piacere che anche altri organizzatori si siano accodati su questa linea. Non sappiamo assolutamente quando, non dipende da noi. Questo stiamo rispondendo a tutti quelli che ci hanno chiesto. Ci viene domandato se sarà possibile riprendere a Giugno (speriamo, ma ci pare difficile). Poi c’è l’estate di mezzo, valuteremo in itinere. In ogni caso ripartire, cominciando con il concludere questo campionato, che per quanto era stato bello ed avvincente fino a qui, merita la sua giusta conclusione, per poi guardare avanti perché siamo certi che fra un po’ di tempo anche di questo ci sarà bisogno. Certo… prima la salute e il lavoro ma subito dopo anche la mente e il cuore avranno bisogno di... respirare aria buona, aria di libertà. |